giovedì 4 maggio 2017

Il perchè di un flop. Gotham e i suoi.

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Di recente ho visto che anche in America il telefilm Gotham sta riscuotendo poco successo tra il pubblico. Diminuiscono l'impatto parlando del problema legato a tutte le serie targate Fox.
Io non so quali siano le serie al momento che, come Gotham, siano dell'emittente, ma so perchè questa serie in particolare sta andando male.
Non è neanche tanto il fatto che sia la serie di Batman senza Batman, quanto ci sono tutti tranne lui e al suo posto hanno piazzato il commissario Gordon.
Se all'inizio tutto poteva sembrare più accettabile, mentre vanno avanti perdono il controllo nell'anima da fanwriter degli autori.
Si poteva accettare che Selina e Bruce se la intendessero sin da adolescenti e che perdessero pure la verginità assieme. Cosa che non hanno fatto perchè devono sembrare due sfigati entrambi, quando si sa che lo è solo lui.
Si poteva anche accettare che quello che è stato il miglior amico degli anni di scuola di Bruce e poi il pericolosissimo due facce sia di vent'anni più vecchio e già con disturbi da psicolabile.
Si poteva accettare una Ivy disadattata sin da piccola dalla famiglia disfunzionale, quando tutti sanno che era solo una nerd.

Si potevano accettare tante cose.
Sono state accettate tante cose.

Poi compaiono praticamente tutti i personaggi dei fumetti di Batman a cazzo. Senza alcuna logica e Gordon, seriamente, fa Bruce/Batman.

Non si rasenta neanche il ridicolo, solo il grottesco.

Le fidanzate storiche di Bruce a cui lui nella millenaria storia dei fumetti è stato davvero legato diventano tutte una a una o anagraficamente irraggiungibili o solo dei fugaci flirt immaginari di un ragazzino.
Che magari andrebbe anche bene... se non fosse che accentuare solo la relazione con la donna latex con la frusta che gli fa le marchette per non finire in galera è quantomeno inverosimile.
Perchè nel corso degli ultimi anni è questa la fine che ha fatto Selina che qui, dall'immenso potenziale di ridisegnare il personaggio, l'hanno creata più che altro la pantomima di una ragazza fragile ma forte, ma in fondo sappiamo tutti che gli sceneggiatori americani, a livello dei nostri, non riescono a fare una donna veramente strutturata.
No, a onor del vero avevano creato un personaggio femminile davvero accattivante.
Fish Moony.
Fish Moony era l'esempio di quello che poteva essere il telefilm di Gotham ma non è stato.
Di cattivi della vecchia guardia, cattivi che non sono gli storici di Batman ma possiamo definirli "la generazione precedente", ce n'erano e potevano giocare su quelli: da Falcone a tutte le altre mafie organizzate: Helena Beltranelli, la Cacciatrice, nasce da una di quelle famiglie mafiose, tanto che porta orribili cicatrici (nella sua storia degli anni '90) che la segnano come vigilante.
Fish Moony poteva essere un altro personaggio delizioso e assolutamente nuovo che poteva segnare anche l'indipendenza delle donne di Gotham (intendiamoci: nel trailer - perchè quello ho visto - di Batman VS Superman, Bruce dice a Diana di aver già avuto a che fare con donne come lei, e per quanto lei non volesse, aveva ragione lui: tra Cat, Ivy e Talia, quelle originali, lui aveva a che fare con donne estremamente forti e fantastiche, poi tra una che ha sette vite, l'altra che è Madre Natura e una che ha i Pozzi di Lazzaro, oggettivamente: sono anche loro potenzialmente immortali).
Poi tolgono lei e invecchiano Ivy, senza poi farle veramente nulla.
Poi fanno diventare una coppia non coppia Selina e Bruce in modo grottesco senza che sviluppino un minimo la cosa aspettando che gli spettatori gradissero per forza.
Poi tutti i cattivi di Batman (tranne Azrael, e quella checca del Joker, ma mi sembrava il minimo) ce l'hanno con Gordon... questo è assurdo. 
Gli autori avrebbero dovuto fare un profondo respiro, guardarsi tutte le versioni del fumetto, soprattutto quelle che parlano dei personaggi più vecchi o della nascita dei personaggi principali (non sarebbe stato difficile, visto la quantità di infomazioni che ha internet) e decidere di glissare sulla loro personale versione della cosa a favore di una storia con una certa logica.
Purtroppo, senza Batman, non funziona Gotham mettendo solo tutti i suoi cattivi e Gordon non è un degno sostituto del Cavaliere Oscuro. Solo perchè metti un protagonista che non se la fa con le donne per uno o l'altro motivo e che in prims è sfigato, non è abbastanza.
Che poi è stato sposato due volte... potevano evitare di far diventare la prima moglie una psicotica e lui che poi si scopa (per poi diventare un amore non amore) la dottoressa che in effetti è piuttosto importante per Bruce, per poi farsi una fidanzata storica del milionario (ma ora dicono che è "una parente"). Evitare scimmiottate sentimentali così banali sarebbe stato meglio.
Ed è inutile mettere parenti che compaiono come funghi misteriosi. Usate quelli malati di Bruce che gli rovinano la società, piuttosto.
Il bello di Batman è che è un uomo, usate un uomo per esaltare la tragicità di Gotham.
Tra l'altro Gotham è la Casa di molti personaggi/supereroi pre Batman: dal primo Lanterna Verde dai colori improponibili che divenne davvero il super eroe di un giovane Bruce, alla prima Balck Canary, per non parlare di tutti gli altri mille personaggi che potevano davvero fare la loro figura di ispirazione e fascino.
Ci poteva stare: una giovane Cat affascianta da una Dinah Drake combattiva e femminista, un Alan Scott rivisitato che da i primi rudimenti di idealismo a un affranto Bruce Wayne che così potrebbe davvero vedere il modo diverso di combattere il crimine: quello di Green Lantern e quello di Gordon.
Prendi tutti i supereroi definiti Golden Age e piazzali lì insieme ai loro super cattivi, piuttosto.
Ma non pensare di fare Batman senza Batman. Gotham è il grande amore di Batman? Sì: ma fa vedere questo amore tragico seriamente: fa vedere cosa succede nella città che combatte se stessa.
Fammi vedere la maledizione della città malvagia, nata già maledetta, piuttosto. Ma non trasformarmi Gordon in Batman senza riuscirci davvero.

Sul serio, FOX: tanta potenzialità messa a puttane.
Non potevate fare Barman? Potevate fare comunque mille volte meglio.

Io stessa che sopporto SOLO Batman dei vostri personaggi, non riesco davvero a continuare a guardarlo per intero. Quasi a confermarmi che non devo continuare a smettere di guardare le vostre fanfiction animate. Per lo meno fino a quando non mi rimettete Talia nella giusta posizione e soprattutto non fate arrivare il mio piccolo Damian, che mi stanno abbassando tantissimo nel Rebirth per fare fighi gli altri, e li odio per questo, ma lui è sempre il piccolo D.

L'esempio di successo, e ne rimango sempre allibita, è Arrow.
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Parliamoci chiaro. Arrow fa schifo, ma ha il giusto grado di ogni cosa. E per gli amanti del genere è quello che ci vuole.
Soprattutto, gli autori, non potendo fare Batman, hanno preso il personaggio più vicino all'eroe Incappucciato, che a suo tempo fu creato sulla sua falsa riga, e ne hanno fatto una versione in verde. Tanto che ora persino Talia è stata chiamata in causa (irritandomi notevolmente, ma ormai...) e, assurdo, piace. Giusto per ricordare che NESSUNO ricorda quelli di Freccia Verde.
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Ma se lo fai in nero con il cappuccio a punta, vedrai che è Batman...Ok, un Batman che uccide (o uccideva non so), ma quindi lo rende solo più appetibile agli occhi dei Nerd.
Arrow perderebbe l'appeal se fosse più simile al fumetto? Non credo o non esisterebbe da così tanto tempo: Arrow in sè è spregiudicato, affascinante, donnaiolo, pieno di ideali e ironico. Con Lanterna verde ha un che di gay, certo, ma...
La questione fondamentale sta qui: loro hanno saputo agire. La FOX ci ha provato e ha fallito. E bastava così poco... in primis evitare di mettere per forza i villan legati esclusivamente a Batman.

martedì 2 maggio 2017

Basta con i perbenismi per non far arrabbiare una regione.

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Di recente il cellulare mi tirò fuori la recensione di "Di padre e in figlia", criticandolo per la brutta figura che fa fare ai Veneti che grazia a questa fiction è comprensibile che non vogliano più essere italiani. Spero che questo non sia vero, o meglio perdere che trovare qualcuno che si lamenta per così poco. 
Perché diciamocelo: allora che dovrebbero dire i lucani? O più restringendo: le lucane?
Ipocrite, bugiarde, cattive e maligne. 
Ammetto che non ho mai visto il telefilm "veneto" e mi spiace: lo dico con il cuore in mano perchè la Capotondi è la mia attrice italiana preferita, per lo meno della mia generazione: ci passiamo che 5 anni.
Ma parla di un padre padrone della metà degli anni '50 e del tentativo di emancipazione femminile in puro boom economico e l'inizio della consapevolezza che noi donna non apparteniamo a nessuno fuorché a noi stesse. 
Che orrore! Non sapevano quelli della fiction che c'è un vademecum dell'emancipazione femminile? Come le orripilate perbeniste dove il padre è un uomo probo e onesto che incoraggia la figlia sessantottina e anticonformista e che non fa una scenata di gelosia per la moglie che lavora e la nonnina che sta a casa imapra in una settimana a leggere? 
No perchè è assurdo e grottesco pensare che quelli fossero "gli anni d'oro" del novecento italiano.
E poi tacere per non offendere nessuno.
Non parla di veneti, parla di italiani. Dell'Italia di quel periodo. Eccheccazzo.
Da qui, mi ripeto: cosa dovrebbero dire la materane? Che sono delle matarrese (ammetto che ignoro se "matarresi" sia un plurale unisex)? Senza contare che non parliamo di un periodo dove il bigottismo faceva da padrone e un prete poteva decidere di non sposare una coppia di findanzati perchè lui dichiaratamnte comunista, dove era difficile fare più della quinta elementare e i bambini lavoravano come gli adulti (mio padre in primis), ma nei giorni nostri, dove certi preconcetti sessisti ci illudiamo di averli superati?

Perchè sì: il commento che farò riguarda in verità Sorelle.
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Spero sinceramente che i materani abbiano colto l'occasione, visto quanto è bella la loro città, di uscire di casa a guardarselo, come i napoletani hanno fatto dopo l'ennesima fiction poliziesca partenopea che aveva di buono il poter far vedere le bellissime perle della città porto.
Matera è incantevole fino alla fine, di una bellezza che solo lei può avere.
Per il resto, la storia ha delle belle perle e degli orribili scivoloni.
Abbiamo Chiara, avvocato di successo a Roma, che rappresenta quello che a quanto pare dovrebbero essere tutte le donne affermate: di successo, intelligente, buona, forte nel difendere la famiglia che però non perde tempo a piegarsi a novanta davanti all'ex che a suo tempo l'ha tradita ripetutamente con la sua sorellina e che l'ha sposata. Perchè si sa "doveva sposarlo lei". Sti cazzi.
E alla fine fa pure la scemata all'americana in cui finisce lei in sala parto con l'amica? Pigliate per il culo?! E gli sceneggiatori potrebbero evitare di inculcare che questa è l'unica soluzione che una donna può volere?
Poi c'è la sorella Elena, morta, su cui si concentra tutto.
Antonia è la madre. Una donna che a suo tempo era "libera e felice" tanto da farsi il capo e poi mollarlo, non dopo essere colto in flagrante dalla moglie. E che da allora fa di tutto per rovinare la vita all'altra, quando semplicemente avrebbe dovuto evirare il marito.
Nel contempo quindi tutte le persone che circondano la famiglia colpita dal lutto sono dei gretti e meschini individui, delle malelingue di bassa lega che danno alle donne della famiglia i peggiori insulti che non riescono a fermarsi neanche davanti alla morte: in fondo se è morta, la zoccola, un motivo c'è, giusto?
Poi c'è il classico innamorato segreto sfigato, Daniele, che poi non capisco né perché non se l'è già fatto (buttalo via, il figliolo), né com'è possibile che le sue battute brillanti che gli hanno messo in bocca poi mi fanno altri patetici dialoghi che rasentano la pantomima della peggior specie.

Trovo incredibilmente orrido che il personaggio di Chiara sia finito in un cliché dei più banali.
Le scene dei sogni erotici e simili le ho trovate irritanti e irrilevanti, del tutto superflue se non per far abbassare il livello dell'intelligenza di Chiara ai livelli di una verginella, come del resto il fatto che lei per forza dovrebbe cedere al suo ex amore.
Donne di tutta Italia: se un uomo è ex, un motivo c'è. Sceneggiatori? Evitare queste puttantate sarebbe meglio: magari diventerete bravini e uscirete dall'anonimato.

I bambini... da un lato non ho molto da dire sugli attori bambini, a parte che possono migliorare, ma di certo ho visto di peggio dagli adulti. Anzi, in complesso posso pure dire che non mi dispiaciuti. D'altro avviso sono gli sceneggiatori: la prossima volta evitino di metterne così tanti: non li sanno far parlare. Forse se gli sceneggiatori avessero messo loro in bocca parole migliori, li avrei anche definiti bravi.

La cosa bella, devo dire, è il finale. Ormai avevo deciso di odiare definitivamente la serie, se non per il panorama, poi si è scoperto chi è l'assassino, giusto per dire che, in fondo, chi fa il suo lavoro forse non è meno intelligente della protagonista che, proprio perché donna, vede le cose con i cuoricini. E che non necessariamente la protagonista ci azzecca.
Perchè la realtà è quella che è. Anche se per me dovevano essere più incisivi nel mostrare la realtà che si scontra con l'ottusità della protagonista
Sarebbe andata bene comunque non giustificare i suoi errori di giudizio dovuti all'ormone. O l'orologio biologico.
L'ultima scena manco la considero, perché ha rasentato il patetico.


Sì ho salvato poche cose:
  • Matera (ma era ovvio)
  • Anna Valle, che mi ha fatto sopportare tutto il melodramma. Ha avuto dei momenti bellissimi, come dei momenti orripilanti
  • Irene Ferri, a cui hanno dato un ruolo disgraziato, ma lo ha portato bene avanti
  • Alessio Vassallo, che mi è davvero piaciuto sia per la quasi naturalezza recitativa, sia per le battute che gli hanno dato e che giocavano perfettamente con l'ipocrisia della gente



Non si salvano:
  • Loretta Goggi: da una donna di quel talento, mi aspettavo di più
  • Giorgio Marchesi: non c'è stato un momento in cui mi è piaciuto. Va a fare un corso serio di recitazione. Persino la Morariu è stata più brava e l'unica cosa che ha fatto è recitare ridendo (che non è recitare).
  • Nando Irene, non perché lui sia stato malvagio. In verità è perché ha rappresentato più di tutte l'italiano medio e temo che sia stato così naturale semplicemente perché ha interpretato.


Per tutti gli altri... mi astengo.

Conclusione?
Bello da vedere una volta, ma non farei il bis.