lunedì 28 agosto 2017

Disutopie in stile DC: ho voglia di parlare di Nightwing, the new order

Tutti quelli che hanno a che fare con la DC sanno che hanno, insieme al filone principale, le Elseworlds, ovvero dei monti alternativi di cui parlare.
Ce ne sono alcuni di notevole pregio e altri di opinabilissima fattura.
Di recente il principali filoni sono stati Batman Beyond che però ha subito lui stesso una riorganizzazione per un non ben preciso motivo visto che lo hanno davvero messo loro stessi in un altro mondo (ma si sa: la DC non ce la fa ad essere coerente e sono per la maggior parte dei fanwriter di opinabile spessore), e il già più strutturato ma sicuramente migliorabile Injustice: Gods Among Us.
Non comprendo bene le vicende editoriali di Injustice, visto che a volte c'è ogni settimana e poi sparisce per mesi, ma il clone di Bruce lo vedi con scadenza mensile nelle edicole americane.
Ora è apparso un altro Elseworlds, uno dove tutti i supereroi con superpoteri sono stati distrutti da Nightwing che vent'anni dopo ha creato un mondo dove i metaumani (io comunque preferirò per sempre il termine Marvel Mutanti... è più figo) non ci sono più e le strade sono piene dei "poli-Bat" che si sono visti anche in altre pagine DC. E l'ultima puntata del primo capitolo finisce con lui che scopre che 
La storia sembra poter essere il figlio ha gli occhi che si illuminano di rosso forse incandescenti che riportano alla misteriosa madre di cui non si sa nulla. Pure padre single... lui è un altro dei personaggi che proprio non sa come funzionano i contraccettivi.
Anche lui è tipo il comandante supremo di non so cosa, ma ovviamente non essendo il kriptoniano più mascellato dell'universo, lo deve fare in maniera diversa.
Ammetto che ho dato solo un'occhiata e ho notato subito che non c'è Batman, sicuramente morto, non c'è Robin (e con Robin intendo Demien), non c'è Red Robin, non c'è Red Hood e (questo lo si nota subito soprattutto con lui) non c'è Batgirl! Ok, c'è un vecchissimo Alfred, ma lui è il supporto morale, non un combattente e infatti, comunque, per fortuna lo lasciano fedele a se stesso splendendo per lo splendido essere umano che dipingono ogni volta.
Praticamente hanno pensato di fare Injastice con per cattivo Bataman, ma visto che Batman non può perchè non farebbe poi così tanto scalpore hanno preso il puro del gruppo, il primo Ragazzo Meraviglia che ha il peso del mondo sulle sue spalle (quindi come Superman).
Il primo numero crea un'alzata di sopracciglio ma in linea di massima non è da buttare via, anche se sei numeri sono parecchio pochini.
La cosa che più ma inquietato era quando ne sentii parlare la prima volta, leggendo un articolo sul cellulare avendo come segnalazione "Gotham" e a quanto dicevano gli amanti delle acclamazioni si era alzato un polverone di fanatici isterici che non volevano credere possibile a un'oscenità del genere: Dick che distrugge i suoi compagni. Intanto, imbecilli che favoleggiano il grande ammmmmore tra Selina e Bruce, vi ricordo che Dick si è portato a letto pure lei e diciamo che ci dovrebbero essere giusto un paio di remore morali... ma no. Almeno lei in quel periodo ricordava come si prende la pillola.
A parte che ci sarebbe da chiedersi come è riuscito. Il supereroe con il culo più bello di tutti i mondi del fumetto avrà sì doti fantastiche, ma... li ha battuti tutti da solo. Bah.
Il vero scandalo sarebbe sicuramente se il maggiordomo più famoso del mondo (l'unico in italia che lo batte è Ambrogio) fosse quello che distrugge la Lega dei tizi in tuta e stivali fetish...
Per il resto: sembra la solita ipocrisia dove il mondo deve essere ingiusto con gli latri ma non con me.





Questa è la copertina del primo numero
di stampo visibilmente fasci-nazista.
Si parla infatti di un mondo palesemente dispotico
e si sa: c'è chi non riesce a fare nè altri rimandi
nè inventarsi altro, ma c'è da dire che funziona sempre




domenica 13 agosto 2017

La Torre Nera e il grande dilemma del se andare al cinema

C’è sempre un dilemma quando fanno i film dai libri. Almeno per me, ovvio. Il dilemma è semplice: lo vedo o non lo vedo?
Sai già per ovvie cose che il film non sarà mai il libro e non sarà mai così bello, ma magari non ti farà schifo…
Di solito con me non funziona.
Poi c’è la possibilità di vedere il film e pensare di leggere il libro: se il riassunto è così bello… chissà come è l’originale!
Questo è quello che, personalmente, sono stati i miei pensieri su La Torre Nera, tratto dalla saga di Stephen King
La mia fortuna è che, in questo caso, non ho letto la storia. La conoscevo: dopo aver letto La Casa del Buio (di Stephen King e Peter Straub) mi interessai alla questione e lessi online qualche informazione. Mi ripromisi di leggerli, ma non lo feci mai.
King, poi, per molti è una rassicurazione. Se questo autore americano ha anche solo un minimo rapporto con una produzione cinematografica, un libro o qualunque cosa vogliate, vuol dire che è un successo e vanno a vederlo perché i soldi non sono sprecati. 
Ecco. Io non sono di questo avviso. Anzi. Di Stephen King ho letto un libro e una serie di racconti che confermano che sì, scrive bene, ma è meglio che si dedichi ai romanzi.
Con una certa nota di scetticismo e una certa nota di curiosità sono andata a vederlo. 
Con La Torre Nera avevo un altro pregiudizio: Tomorrowland.
lamiasolaopinione.blogspot.com
Tomorrowland è uno dei film più noiosi che abbia visto al cinema negli ultimi anni. Film troppo lungo e con troppi tempi morti, alla fine se metti insieme le parti dove succede qualcosa, invece di starci due ore, lo guardi in mezzora.
Dopo aver visto La Torre Nera posso rassicurare a chi non ha letto i libri di andarlo a vedere e di godervelo. Il film è palesemente un riassunto se non del primo libro, sicuramente di un paio. Ci sono delle indubbie leggerezze nella trama, ma la storia per fortuna è scorrevole, carina e senza non rischi di annoiarti. 
È di novantacinque (95) minuti ed è senza lode ne infamia. I personaggi principali sono pregevoli (come del resto devono esserlo se sono presi da un soggetto di Stephen King), anche se personalmente avrei tralasciato le scene alla Matrix che però so che al grande pubblico piacciono tanto e la questione dell’Uomo in Nero che ormai rivede così tanto il concetto dell’uomo cattivo senza una vera ragione che in verità rasenta il banale. Insomma, persino l’ultimo Joker cinematografico (che poi risulta banale e mal strutturato) se lo piazzi lì risulta essere identico. Perché nessuno fa più bene i cattivi? La banalità del male è nel male che c’è nell’uomo comune, non nel cattivo di un film...
Per il resto, sì: merita la scappata al cinema. Soprattutto vista la moria di sceneggiature decenti.