domenica 22 ottobre 2017

IT, ovvero: chissà perchè a tutti fa paura sempre e solo il pagliaccio di McDonald


lamiasolaopinione.iobloggo.com


In occasione dell'uscita di IT, in molti hanno organizzato un evento per poterlo vedere con i fan. Un esempio è Paola Barbato, autrice italiana che so aver fatto l'evento a Milano "IT per Talebani". Per lei tanto di capello l'idea di organizzare qualcosa a Milano invece di preferire l'attuale città di residenza.
E proprio dal suo "IT per Talebani" che voglio partire.
Il suo intento è palese: era per coinvolgere i fan di IT. Quel genere di fan che in Giappone verrebbero (credo ancora) chiamati Otaku.

E, ragazzi, io non lo sono. Quindi il mio commento non sarà come uno qualunque di loro.
Per lo meno non lo sono di IT.
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Non ho mai letto il libro ed è troppo grosso per cimentami, fors'anche perchè in questo periodo ho cominciato tutto anche la serie completa di Guida Galattica per Autostoppisti (una figata, ma ne parlerò).
Ho visto il film degli anni '90 in un età forse troppo precoce ma, ad essere onesti, possiamo dire che non mi ha mai impressionato. Ma io da piccola rientravo nella categoria "bambine coraggiose e non impressionabili", forse... o semplicemente, conoscendo il clown del McDonald, quello di IT non era niente.
Fatto sta che non ero particolarmente interessata a vedere IT, fors'anche perchè ero così delusa da L'Uomo di Neve, da non voler andare al cinema per un po'. Poi però un mio amico mi ha invitato e mi sono fatta convincere. 
Fors'anche perchè lui paga il cinema, io da bere e passiamo una bella serata demolendo o facendo i complimenti al film in questione.

Ma passiamo al commento. 
Consiglierei mai questo filma a qualcuno?
Sì e No.

No se sei un fanatico di IT, visto che ci sono delle modifiche che, non so quanto siano colossali, ma sicuramente sono palesi e che un purista (e quindi fanatico) non gradirebbe e, per quel che ho visto e sentito a fine proiezione, non ha gradito.
Se non siete un fanatico o, meglio ancora, non avete MAI visto i film precedenti o letto il film, allora sì.
Sì perchè è un horror notevole.
Puoi rimanere sconvolto come si deve dalla morte di Giorgie (e nella sala tutti volevano urlare "Non uscire, Gigino!!"). Certo, anche uno che non conosce IT, capisce che non farà una bella fine quel bambino, visto che compare sin dall'inizio, ma non ci stai così male.
Poi ci sono la freschezza dei protagonisti. Quei ragazzini permettono scene che se fossero adulti sarebbero orripilanti e faziose, mentre con loro sono decisamente divertenti. Non voglio farvi degli esempi, vi dirò soltanto che la sala ha riso.
Le scene divertenti e quelle che ti fanno salire l'adrenalina sono ben congegnate, facendo diventare un bel mix il film che risulta piacevole nonostante la durata.
Personalmente ho trovato alcune cose trascurabili (ma ho sentito che il resto della platea ha apprezzato - per paura, sorpresa o simpatia) ma comunque non era male.
Le critiche, ovviamente, ci sono.
  • Bill Skarsgård si rifà troppo ai Clown che lo hanno receduto: sicuramente a Mr Nicholson
    (al quale comunque si rifanno tutti per fare un cattivo decente su quel genere), un po' anche a Tim Curry e a Heath Ledger (che si rifò a Nicholson, ma è - pardon era - una versione più figa e giovane ed è uno dei pochi che ha reinterpretato adeguatamente il Joker - un giorno ne parlerò, forse, perchè la cagata della maledizione del Joker ha rotto da un pezzo: tutta la grandezza del joker contemporaneo viaggia di rendita dal film del 1989, rinvigorito un po' poi di vent'anni dopo).
  • Si vede forse troppo che l'estetica degli anni '80 è plasmata in modo che sia più apprezzabile per chiunque abbia un minimo di buon gusto, o comunque un estetica anche solo di 10 anni più giovane (figuriamoci più di 30).
  • L'attore che fa Billy doveva recitare meglio. Ho discusso con il mio amico e lui lo ha difeso dando ipoteticamente la colpa al doppiatore o alla regia. Per me doveva recitare meglio.
  • La citazione di Superman, a omaggio per la prima Annette O'Toole, prima Beverly adulta, nonché Lana Leng di Superman III... carina ma un po' leziosa. Ora, non so se esiste nel libro, ma sicuramente evitabile (anche se hanno scelto bene l'attore del farmacista maniaco).
  • La scena di Beverly nel bagno, col padre e It... una caduta rispetto al resto del film.
Un altro ragionamento sta nella questione Clown spaventoso.
Quell'It non è spaventoso.
Tutti quelli con cui parlo concordano con me: nessun clown è spaventoso, al di fuori di quello del McDonald. Bill Skarsgård doveva ispirarsi a lui. 
Decisamente.

Da quando sono piccola è l'unico pagliaccio spaventoso e infatti il mio amico, quando gliel'ho detto ha concordato dicendo che "insomma, quelli del McDonald dovrebbero decidersi a sostituirlo".

Io so solo che, visto che la proiezione era durante l'orario di cena... all'apice della fame ho cominciato a fare ragionamenti del tipo: "Ho voglia di un hambuger... ma la carne la voglio ben cotta. Sì, decisamente ho voglia di carne, ma ben cotta: nulla al sangue che a me non piace".

Concludendo: il film lo consiglio con remore, ma lo consiglio. 

Vi ricordo, però... che ovviamente ci sarà una seconda parte. Quella dei bimbi-minkia adulti.

domenica 15 ottobre 2017

Orrore al cinema: L'uomo di neve

Non fatevi ingannare dal titolo del post. Non parlo della paura che mi ha fatto L'Uomo Di Neve di Tomas Alfredson, ma piuttosto del ribrezzo che mi ha suscitato.
Venerdì sera infatti, sono andata ala cinema con un paio di amici, incuriositi dal film: se è tratto da un best seller di Jo Nesbø, magari qualcosa di decente ce l'ha. La trama è la classica di un giallo: serial killer da stanare, un solo uomo che può risolvere l'enigma. 
Personalmente sono andata a vederlo solo perché, pur sapendo che non mi avrebbe entusiasmato, pensavo almeno che sarebbe stato un film piacevole. 
Mi immaginavo qualcosa di simile a un film della serie televisiva Stone (che non fa schifo, ma non è altro che una serie di film tv tratti da una serie di romanzi e che di certo non avrebbero mai potuto reggere una storia "da cinema"), non pensavo fosse peggio.
La storia è raffazzonata, banale e scialba.
Speravo che l'inizio fosse collegato alla vita personale del protagonista, per renderlo tormentato per un motivo, ma nella storia sembra solo un imbecille che beve troppo e basta.
Sicuramente da quelle parti, su nel vero nord, ci sono donne che fanno giocare i propri figli in parte alla casetta dove ci sta un barbone ubriaco morto assiderato... a casa mia chiami la polizia...
A metà della storia volevo uscire, il mio tempo vale molto di più del biglietto e quelle due ore nessuno me le ridarà, andare a mangiare un panino e aspettare che i miei amici uscissero. Non l'ho fatto solo per l'unico elemento davvero bello che c'è: il paesaggio. Però tanto vale guardare un documentario sulla Norvegia, non pagare decisamente troppo per un film che definirei come:
- banale
- mediocre
- raffazzonato
- con talmente tanti stereotipi da far accapponare la pelle
- irritante
- con più scene senza senso che con una vera logica (il poliziotto che piange la morte della collega scomparsa in primis)
e soprattutto...
NOIOSO.
I personaggi sono stereotipati nel peggior stile di poliziesco di terz'ordine.
Le battute sono scialbe e banali.

L'unica scena che ho pensato fosse carina, magnifico paesaggio a parte, se non mi fossi illusa fino a quasi all'ultimo, avrebbe dovuto far capire subito chi era l'assassino.

Sul serio, i personaggi sono senza spessore, ripetono cose già viste e pure nel peggiore dei modi possibili. 
Immagino che il libro sia migliore e che abbiano appiattito tutto per poterlo mettere sul grande schermo (ma è terribile fare un film del genere se non come film tv... anzi, è mediocre anche per quello).

Personalmente, forse, credo di essermi fatta fregare dall'idea della neve...

RISPARMIATE QUEI SOLDI: NON ANDATE A VEDERLO. ASSOLUTAMENTE!!